La Bellezza nella Commedia di Dante: fra Eros-Agape e Thànatos
ciclo di incontri curato da Anita Norcini Tosi
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri la Biblioteca delle Oblate propone un ciclo di conferenze orientato sui temi principali della Divina Commedia, con la finalità di creare, oltre la comprensione, una condivisione empatica con il pensiero e il sentire di Dante Alighieri.
dal 30 aprile al 27 novembre
Gli incontri si svolgeranno in presenza presso la Biblioteca delle Oblate, e online su piattaforma zoom [link sotto].
Per la partecipazione in presenza è obbligatoria la prenotazione al numero 055 2616523 o scrivendo a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it.
Per gli incontri online non è richiesta prenotazione, si accede dal link sotto
La Firenze di Dante: fra politica e religione
La politica riveste un interesse partecipato nella vita di Dante non solo all’interno del comune fiorentino prima dell’esilio ma anche nel proseguo della sua vita, e ne tratterà compiutamente nell’opera De Monarchia composta negli anni 1311-1313.
Se da una parte Dante ravvisa la necessità di una unità imperiale che garantisca la pace, affinché l’uomo possa perseguire il fine della sua vita ovvero la felicità al tempo stesso, sottolinea l’importanza della presenza di una autorità morale e religiosa cui far riferimento, da lui identificata nel papato. Quindi, unità territoriale in una realtà politica unica e riferimento morale appaiono come la possibilità di garanzia di una condizione che permetta la crescita in coscienza della persona.
Il tema dell’amore nelle tre Cantiche
Dante è una persona radicata nella sua epoca e ciò che gli dà la visione di un futuro di speranza migliore per gli uomini è la dimensione da lui partecipata dell’Amore. L’Amore nella Divina Commedia è ovunque: passionale e familiare, terreno e divino, disperato e soave ed è proprio questo a costituire la vera spinta che induce Dante a intraprendere la composizione del Sommo Poema. L’Amore dantesco traspare dalle grandi figure femminili di cui è disseminata l’opera, è un sentimento che fa vibrare le corde dello spirito ma è anche strettamente legato alla morte.
Il tema dell’eresia nella Cantica dell’Inferno
Trattando dell’eresia Dante fa riferimento al significato della parola stessa: è la dottrina che si oppone direttamente e in contraddizione a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica.
Il tema del Bene e del male nelle tre Cantiche
Nella Divina Commedia è evidente la contrapposizione fra bene e male, il primo rappresentato ideologicamente dal Paradiso e il secondo dall’Inferno. Il male nella sua concretezza visibile è il buio dell’oscurità della selva infernale dal quale sono bandite le stelle.
Il bene è la pienezza di amore e vita, quale essenza dell’Essere Assoluto, che solo il santo può gustare.
La trascendenza nella Cantica del Paradiso
Dante era consapevole di aver scritto un “poema sacro“ e il suo essere teologo lo indirizzava a scrivere un’opera che si potesse definire la “Bibbia ontologica“ cioè la scrittura che unisce la dimensione umana con quella divina. Durante l’incontro saranno proiettate immagini relative al Cristo Giudice del mosaico del Battistero e al Cristo Cosmico della Basilica di San Miniato.
Biblioteca delle Oblate, Via dell’ Oriuolo, 24, 50122 Firenze FI
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Via dell' Oriuolo, 24, 50122 Firenze, Firenze FI, Italia